“Noi siamo ciò che facciamo ripetutamente, perciò l’eccellenza non è un atto ma un’abitudine”

Aristotele

Con queste parole il maestro greco voleva dire che, se vogliamo realmente padroneggiare una lingua (o qualsiasi altra competenza) è necessario che diventi un’abitudine.

Occorre ripetere più volte le stesse cose con tecnica ed intelligenza. Ora mi spiego meglio.

La verità è che il cervello ha bisogno di tempo per capire le cose in maniera profonda (riconoscere i suoni di una nuova lingua) ed, eventualmente, riprodurre ciò che ha imparato (parlare usando una pronuncia comprensibile da tutti).

I migliori sportivi che vediamo in TV sono un grande esempio di tenacia e tecnica da tener bene in mente.
All’inizio, persino i movimenti più semplici sembrano impossibili. Poi, dopo aver ripetuto gli stessi movimenti più e più volte, tutto diventa automatico.

Persino Maradona e Pelè facevano tanti errori nel corso di una partita. Osservate una frase famosa di Michael Jordan:

“Nella mia vita ho sbagliato più di 9.000 tiri. Ho perso quasi 300 partite, 26 volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo è l’ho sbagliato. Ho fallito tante e tante altre volte. È per questo che alla fine ho vinto tutto”

…e loro erano i migliori!

Tutti noi vediamo semplicemente il risultato finale e non le centinaia o migliaia di ore di allenamento ed errori continui che gli atleti professionisti hanno dovuto commettere (e non arrendersi nonostante la frustrazione) prima di arrivare a quell’incredibile livello che noi tutti vorremmo avere e che, giustamente, un po’ invidiamo.

All’inizio faremo tanti errori e anche quando diventeremo bravi gli errori non ci abbandoneranno, saranno sempre meno ma si continueranno a fare.

Tutte queste attività sono diventate automatiche:

  • Camminare
  • Guidare la macchina
  • Parlare la nostra prima lingua (o la seconda se viviamo in un ambiente bilingue
  • Cucinare bene (questo vale soprattutto per noi italiani)

Le facciamo senza alcuno sforzo.

Come mai? Oramai sono diventate inconsce, cioè possiamo fare tutte queste belle cose senza nemmeno pensarci e farle bene perché oramai fanno parte del nostro quotidiano… sono parte di noi.

Quindi ragazzi, prima di dire che “non abbiamo il DNA delle persone talentuose” o “i geni giusti” o qualsiasi frase fatta vogliamo usare, dobbiamo fermarci e pensare (ed essere sinceri con noi stessi) ciò che disse Aristotele.

Domandiamoci sempre:

“Ciò che abbiamo acquisito è stato un atto abitudinario o l’abbiamo fatto solo 1 – 2 volte?”

May God bless you all