TU SEI UN PRODOTTO DEL TUO AMBIENTE.
Quindi scegli un ambiente che meglio possa svilupparti verso i tuoi obiettivi.

Analizza la tua vita in termini del proprio ambiente. Le cose che ti circondano ti stanno aiutando verso il successo – o ti stanno trattenendo?
William Clement Stone

Per chi volesse leggere il quote di W. Clement Stone in inglese.

Un’altra domanda mi sorge spontanea: “Perché quasi tutti gli scandinavi lo parlano questo famoso inglese?”

  • Sono più intelligenti di noi?
  • Sono tutti “portati” specificatamente per la lingua inglese?
  • La loro prima lingua è più simile all’inglese e quindi sono avvantaggiati?

Oggigiorno quasi tutti gli scandinavi parlano perfettamente l’inglese e questo sapere viene tramandato da padre in figlio.

Ma quando hanno cominciato a diventare bravi e perché ci sono persone che parlano un inglese migliore del nostro nonostante non abbiano studiato tutti gli anni che abbiamo studiato noi?

Loro sono semplicemente circondati dall’inglese 24/7 (ovvero 24 ore su 24).
L’ambiente determina cosa andrai ad imparare e poiché studierai ogni giorno (a scuola e fuori dalla scuola), non avrai altra scelta che migliorarti poiché:

  • guarderai quasi sempre i film in inglese o americano
  • sceglierai canali youtube di personaggi americani/inglesi/australiani/irlandesi
  • sarai circondato da persone che parlano perfettamente l’inglese perché hanno le stesse tue abitudini

… e senza neanche la necessità di troppa motivazione!

Gli italiani necessitano di motivazione per imparare il dialetto?

Io non ne ho avuto alcun bisogno! Sono stato semplicemente esposto alla lingua ogni giorno.
Nonostante gli input inglesi qui in Italia siano quasi inesistenti, tutti noi abbiamo comunque acquisito qualche parola inglese che è diventata parte della nostra vita e non bisogna essere dei professori d’inglese per conoscerne il significato poiché oramai fanno parte della nostra cultura italiana (e quindi del nostro ambiente).

Parole come “ok”, “last minute”, “business”, “single”, “mouse”, “scanner”, “check-out” o “check-in”, sono parole conosciute da tutti gli italiani… anche di coloro che non sanno formulare nemmeno una semplice frase in inglese.

Come mai?

Queste parole vengono usate spessissimo da noi italiani (ed in determinati momenti della nostra vita) che sono oramai diventate “italiane”, ovvero le possiamo utilizzare insieme alle parole italiane senza fare alcuna confusione… “le parole inglesi sono state inglobate nel nostro vocabolario italiano quotidiano!”

Facciamo qualche esempio?

  • Ciao, tutto ok?
  • Ho comprato un biglietto last-minute ed ho risparmiato molto
  • Buongiorno, vorrei comprare un nuovo mouse ed un nuovo scanner perché non funzionano più
  • Sono felice del mio nuovo computer

Possiamo pure essere “portati” (o avere un talento naturale) per le lingue lingue, ma se il nostro ambiente NON è inglese, il risultato non può portare a riprodurre correttamente i suoni inglesi (avremo una pronuncia poco comprensibile… il famoso “itali-ese”).

Avete mai visto un bimbo italiano che crescendo in un ambiente italiano comincia a parlare inglese? Io mai.

  • Se i genitori (e gli amici) sono italiani, il bambino riprodurrà suoni italiani
  • Se i genitori (e gli amici) sono inglesi, il bambino riprodurrà suoni inglesi

stesso discorso vale per gli adulti.

Detto in maniera molto semplice: “you can’t give what you don’t have” (non puoi dare ciò che non hai)

Parafrasando:n”on puoi riprodurre qualcosa che non hai” (se non hai mai ricevuto alcun input inglese, perché dovresti parlarlo?)

Vi saluto ragazzi
Bless you all