Sei stanco di fare sempre gli stessi tipi di esercizi a lezione? Nel mio ultimo articolo parlavo di usare il movimento per imparare una lingua. Come promesso, condivido con voi qualche semplice esercizio di teatro che potete usare nelle vostre lezioni se siete dei insegnanti come me o dei studenti che cercano un po’ di azione!

1. “Simon says” è un gioco molto conosciuto tra i bambini ma perché non applicarlo anche con adulti? Con questo gioco potete ripassare sopratutto i verbi di motto ma, a seconda del livello, anche del lessico molto specifico. Vediamo come:

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Prima di tutto, bisogna scegliere una persona che darà dei comandi. Questa persona assumerà il ruolo di “Simon” ma, a seconda del contesto, possiamo anche cambiare il nome. Ogni volta che Simon dica “Simon says…” e poi un’azione, il resto del gruppo dovrà eseguire questo comando il prima possibile. Se Simon non dice “Simon says…”, il resto del gruppo non deve eseguire l’ordine, rimanendo fermi. Se qualcuno sbaglia, viene eliminato (se si gioca con bambini, sarà meglio farli saltare un turno e poi farli giocare di nuovo, in modo che la noia non prenda il sopravvento). Nel caso di studenti di livelli elementari, possiamo praticare delle azioni di motto come “stand up”, “sit down”, “touch your mouth”, “jump”, etc. mentre, se abbiamo dei studenti di livelli più alti, possiamo immaginare situazioni specifiche come “in ufficio”, “al bar”, “in escursione” e dare dei comandi più specifici come “Sign a document”, “Drink a hot coffee” o “lace your shoes”. Qui sarà di vantaggio l’immaginazione della persona che da i comandi, infatti si consiglia cambiare spesso i ruoli per fare il gioco più dinamico.

2. “Yes-No game” può essere un bel gioco per studenti di un livello A2 in su, che hanno già un po’ di padronanza della lingua. Si sceglie uno studente, che sarà nel mezzo del cerchio e a cui saranno fate delle domande in modo molto veloce. La peculiarità è che non può mai rispondere con “Yes” o “No”. Gli altri studenti devono provare di farlo cadere nella trappola, facendo delle domande che solitamente si rispondono con “Yes” o “No”, come per esempio “Do you like wine?”, “What is the opposite of no?”, “Would you climb a mountain in winter?”, ecc. A seconda del livello, si potranno praticare dei tempi verbali più avanzati, come il condizionale o i tempi composti. Se la persona in mezzo al cerchio sbaglia e usa una delle due parole proibite, la persona che l’ha fatta sbagliare, prenderà il suo posto.

3. Psychiatrist. Tutti i partecipanti si siedono in cerchio per terra. Una persona assume il ruolo dello psichiatra ed esce fuori della stanza. Il resto dei partecipanti rimangono dentro e decidono una regola per assumere una nuova identità. A seconda del livello, qui potremo scegliere dei argomenti più o meno difficili, sempre legati ai contenuti fati di recente:

-“Tutti sono della stessa nazionalità”, “Tutti hanno una professione specifica”, “Tutti devono iniziare la loro risposta con la lettera H”,” Tutti hanno paura a fare una certa azione”, “Tutti sono senza soldi”, ecc.

Appena stabilita la regola, lo psichiatra entrerà di nuovo nella stanza e inizierà a porre delle domande per indovinare la “malattia” dei pazienti. Può fare qualsiasi domanda e, a seconda del livello, il resto dei partecipanti, potranno essere più o meno vago nelle risposte.

4. Story Circle. Sei creativo, ti piace inventare delle storie? Allora questa è la tua attività! Ci sediamo tutti in cerchio e una persona inizia la storia con una parola, poi passa il turno alla persona seduta a fianco e così via, fino a creare una storia. Si può anche fare la stessa attività con frasi intere invece di parole per creare la storia più velocemente. Per aggiungere difficoltà, possiamo anche usare delle carte con dei oggetti o dei personaggi oppure i magnifici “Story cubes”, con i quali la nostra storia diventerà divertentissima!

5. Why don’t we…? Con questa attività pratichiamo la struttura “Why don’t we…?” per fare delle proposte e impariamo ad esprimere la nostra opinione in forma negativa, neutra o positiva. Giochiamo in coppie e ci sono 3 situazioni diverse.

Nella prima, la risposta deve essere negativa: “Why don’t we go hiking?” “No, because I have a broken leg”

Nella seconda, si risponde con una scusa e si offre una alternativa: “Why don’t we cook some pasta? “No, because I am gluten-intolerant, but we could cook rice instead”

Nella terza, la risposta deve esser positiva e si deve mostrare entusiasmo: “Why don’t we quit our jobs?” “Yes! That’s a fabulous idea! And then we could travel the world!”

Potete anche riflettere su come in ogni situazione, la nostra energia ed espressione cambia.

Questi sono solo 5 esempi di attività teatrali molto semplici, che non richiedono neanche del materiale e che fanno le lezioni di lingue un’esperienza indimenticabile! Learn languages in action and follow me on Tiny Apple’s Teaching Tips and Trips!